lunedì 29 gennaio 2007

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Tanti ne ho fatti domenica. Pochi-pochi, in verità, ma il termometro non era ancora amico di nessuno, a parte i ciuccia manubri sui loro plasticoni giapponesi che, tra carena e tutoni di pelle, non sentono neanche se gli versi addosso l’idrogeno liquido. Giornata splendida, però. Aria frizzante, cielo terso, sole finto (quello che illumina bene tutto quanto ma non scalda neanche se lo paghi) e un tizio rotondetto che, col sorriso tipo-ictus, se la romba allegro verso la Svizzera. Bellissimo. Tutto. Specialmente il tizio rotondetto. Peccato che, come al solito, quando Capitan Costina accende la moto si dimentichi di pensare a dove andare, di farsi una mappina mentale anche minima del “run” , e lasci che sia il momento a decidere. Che poi è la cosa migliore per girare da quelste parti. Infatti succede che, ispirato da un profumo, da una strada o da quello che capita vado a scoprire posti splendidi che inevitabilmente non sono più in grado di raggiungere una seconda volta. Porcaloca. Ma questo non è importante e nemmeno più tanto vero perchè ho il navigatore che mi prende le coordinate del posto dove mi trovo e lo fa diventare un “punto di interesse”. Fréguntùbo? Amen. Infatti, non è accaduto niente di particolare se non che, dopo aver scelto la sponda del Ceresio (lago) esposta al sole, mi sono ritrovato sulla strada del ritorno completamente in ombra. Ho preso un freddo dell’osti e oggi ho starnutito&tossito tutto il giorno. Ma ha da finire l’inverno, oh! se ha da finire! Curioso che non abbia visto neanche un collega hogger in giro...

La pupazza non c’entra quasi niente ma credo che non esista migliore augurio per un prossimo weekend bello caldo. Ok, caldo è difficile. Mi basta tiepido...

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