venerdì 25 gennaio 2008

Il mio preferito

Ingredienti:
1 rotolo di pasta sfoglia
500g di mele renette
30g di pinoli
50g di zucchero
scorza di un limone
farina
30g di uvetta sultanina
2 cucchiai di pangrattato
1 tuorlo d'uovo
zucchero a velo
cannella

Preparazione: Fate scongelare la pasta sfoglia a temperatura ambiente. Nel frattempo mettete a bagno l'uvetta in acqua tiepida per 10 minuti, sbucciate le mele e tagliatele a fettine molto sottili. Grattugiate la scorza del limone. Adagiate la pasta sfoglia su un ripiano infarinato, e tiratela leggermente con un mattarello infarinato, copritela con le mele e cospargetela col pangrattato, la cannella (a me piace bello carico di cannella) e un po' di zucchero lasciando libero un bordo tutt'intorno. Aggiungete l'uvetta strizzata, la scorza di limone e i pinoli. Cospargete il tutto con lo zucchero. Arrotolate lo strudel e quindi premete l'estremità del rotolo e chiudetelo, in modo che il ripieno non esca. Coprite il fondo di una teglia con carta da forno, adagiatevi lo strudel e spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto. Infornate lo strudel a 180° per circa un'ora, lasciate raffreddare e spolverizzatelo con lo zucchero a velo.

E mi viene pure bene!

mercoledì 23 gennaio 2008

Sono solito lamentarmi solo ed esclusivamente quando: 1) ne vale davvero la pena perché c’è in zona una che mi fa i grattini 2) ne ho le palle stragonfie di questo o di quello.
Va detto che da quando c’è ‘sto blogghino qua mi lamento meno, un po’ perchè alcuni rodimenti me li sono tirati fuori qui sopra, in metafora o senza codifica (la prima se avevo voglia di riderci su), un po’ perché quando le palle passano da stragonfie a “esplose”, il mio desiderio di comunicare con gli esseri umani passa a zero.
Ma queste parole le devo proprio scrivere perché… perché si, cioè… voglio dire. Non è che ci deve essere sempre un motivo e una spiegazione per tutto. Quindi: vai con la lamentela.
Negli ultimi dieci anni credo di essermi comportato abbastanza bene con i miei simili e bene, se non addirittura benissimo, con gli animali. Credo di aver aiutato un certo numero di rappresentati dell’una e dell’altra specie ottenendo in cambio molto di più dai secondi che dai primi.
Niente di strano.
Non che faccia mai qualcosa aspettandomi un tornaconto di qualche genere, quello mai.
Ma un minimo di riconoscenza quello, beh… non fa mai male all’ego.
Così la pensavo fino a qualche tempo fa quando, per ragioni che non voglio stare a scrivere perché non c’ho tempo, voglia, tra un attimo è pronto in tavola e (specialmente) sono cazzi miei, mi sono trovato io ad avere bisogno degli esseri umani.
Tutti quelli che mi “dovevano qualcosa”, un po’ mafioso come concetto, ma rende l’idea, sono scomparsi, chi dietro montagne di parole e chi dietro il proprio dito che, si sa, nasconde pochissimo.
Un grazie va al mio fratello biker Ciupa, apparentemente duro come un camion di mattoni, dal quale non mi aspettavo il gesto che invece ha fatto. Non ho accettato per diversi motivi ma è stato l’unico a muoversi concretamente per aiutarmi a risolvere la situazione.
Chi mi ha deluso è un’altra serie Amici, presenti finché le cose andavano bene, scomparsi tra figli e mille impegni, veri o presunti.
Come sempre, quindi, ho fatto da solo e mi sono rialzato, sono rimontato in sella per un’altra carica. Ma stavolta c’è un differenza: d’ora in poi vivrò seguendo rigidissimi criteri di selezione perché per quanto non abbia paura di niente, come diceva Gaber, “a me mi fa male il mondo”.
Quindi, d’ora in poi, penso solo a me stesso e ai pochi che scelgo.
Si fottano tutti gli altri.
No more Mr Niceguy.

venerdì 11 gennaio 2008

Piove e in giro c'è nessuno

Ci sono stati anni duri, in cui non c'era più vento.
C'è chi è precipitato tentando di volare ancora in alto anche senza il vento.
C'è chi ha cominciato a volare basso e si è trovato così bene che ha continuato a farlo anche quando il vento è tornato.
E i pochi che sono tornati a volare in alto sono così pochi che non si incontrano quasi mai...
(Cavezzali)

mercoledì 2 gennaio 2008

...e buon 2008 và!

Che avessi bisogno di una bella vacanza (da tutto) era un po’ che lo dicevo.Certo non avrei mai pensato che sarebbe diventata una vacanza con prospettive di durata potenzialmente illimitata e un rientro in un ufficio (qualsiasi) che al momento non ha una data certa…
Ma con il Natale tra le scatole, le feste e tutte quelle cose che ogni anno non aiutano a rilassarsi, non mi aspettavo che fosse tanto pesante da sopportare.
E’ che non fare niente mi infastidisce non poco, non ci sono abituato.
Vorrei che il 2008 portasse un po’ di serenità a chi ne ha bisogno (me per primo) e tanti bei calci nelle palle a chi in questi anni mi ha resto la vita complicata.
Circa il secondo punto, ricevo notizie che finalmente mi portano a vedere il fiume popolato da un po’ di cadaverini e questo non può che farmi piacere, specialmente per gli amici che hanno sofferto molto. Purtroppo, per me, queste soddisfazioni sono poco importanti perché ho altri problemi da risolvere, leggermente più importanti e che riguardano il primo punto in particolare.
Sembrava che tutto potesse risolversi nel giro di poche settimane e invece nada, nisba, nix, nein: è tutto fermo come prima.
I propositi per il 2008 non mancano, alcuni saranno difficili da mantenere, ma ci proveremo ugualmente. Niente in confronto all’impresa di ricostruire una cosa bella grossa, aspettative, programmi e progetti che al momento sono congelati.
Ah, quasi mi dimenticavo: mi hanno pubblicato un pezzo su Hog Tales, ovviamente gratis.

Buon anno a tutti, specialmente a me.