lunedì 25 dicembre 2006

Goodbye JB

Cazzo.
E' morto James Brown.
Il giorno di Natale.
Ma si può?
D'altra parte da uno come lui non ci si poteva aspettare che se ne andasse in punta di piedi. Che razza di campione era JB!
E' sempre stato avanti vent'anni, sempre.
Rappava negli anni '70, faceva funk negli anni '60...
Faceva tutto prima di tutti e riusciva a farlo meglio.
Anche le cose brutte le faceva meglio degli altri: si drogava di più, menava la moglie di più, evadeva le tasse di più, come a dimostrare che se c'era da schiacciare il pedale lui non era secondo a nessuno.
S'è fatto anche 6 annni di galera, JB.
Ma era robetta: scappando attraverso due o tre Stati, dopo aver menato la moglie un'altra volta, aveva sparato addosso alla polizia. Ha costruito anche cose importanti per la sua gente, continuando a creare la sua musica.
La SUA musica.
Se ci si ferma un secondo a pensare, o meglio ad ascoltare, ci si accorge immediatamente che qualsiasi pezzo di JB è riconoscibile immediatamente.
Sempre.
La voce, il suono, l'orchestra, l'insieme delle note.
Bam.
JB e basta.
Ha lasciato un sacco di musica da ascoltare. In italiano definiremmo la sua opera come "repertorio" ma gli americani (secondo me capiterà presto) comincieranno a chiamarlo "heritage". E faranno bene.
Goodbye JB.
Popa's Got a Brand New Bag.

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