sabato 30 dicembre 2006

Calorie a palla

Secondo una simpatica ricerca, che in questo periodo dell'anno non manca mai, per gli italiani le feste di Natale sono causa di grande stress. Direi, anzi, di un'aggiunta di stress. A me non frega niente dei regali, quindi sono immune dalla frenesia dello shopping, ma sono estremamente sensibile al discorso della tavola imbandita che, a sua volta, genera altri tipi di stress. Di seguito ci sono i miei, per lo meno quelli di cui soffrivo quando ero obbligato a estenuanti riunioni famigliari...
1 – il menù fossilizzato da 15 anni o - magicamente - a base di solo pesce (che odio)
2 - i discorsi sulla salute e sui parenti sconosciuti (variante letale a combo: la salute dei parenti sconosciuti)
3 - l'obbligo di dover assaggiare tutte le portate (la cuoca dirà a tutti “l’ho fatto apposta per te”)
4 – l’obbligo di doversi complimentare per la bravura culinaria della cuoca
5 - i bambini schiamazzanti tra i maroni
6 - dover rimanere a tavola per sempre, anche quando si è finito di mangiare mentre i bambini schiamazzano tra i maroni da ore
7 - mostrare apprezzamento per il piatto preferito di quando si era bambini e che oggi invece fa un po’ schifo
8 – il volume assordante di alcune voci dopo il secondo bicchiere di vino
9 - la scomparsa della pausa fra pranzo e cena che genera la lievitazione dei ventri e lo schiocco delle cinture
10 - l'impossibilità di far avanzare anche una briciola perché in Africa muoiono di fame
(l'immagine in apertura è l'odioso pudding inglese nella temibile versione natalizia)

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