
giovedì 28 giugno 2007
Delirio portatile

giovedì 21 giugno 2007
Ultim'ora

Ciò che il corriere.it non dice, e non lo fa nessuno altro, è a cosa corrisponda concretamente la richiesta di Gentiloni a Take 2.
Se è una semplice domanda, c'è il proverbio che risolve tutto ma non impegna a fare nulla: "domandare è lecito, rispondere è cortesia". E siamo tutti liberi di essere scortesi, volendo.
Se la richiesta è invece corredata da un'ingunzione di qualsiasi Tribunale, allora è tutta un'altra fazenda.
Va anche sottolineato che l'Isfe, dal canto suo, aveva già provveduto a valutare (tramite Pegi) Manhunt 2, prevedibilmente con un bel "+18". Non capisco bene come ora, dopo aver detto che il gioco, per quanto violento e blablabla, fosse "suitable" per i maggiorenni (quindi commerciabile) l'Isfe possa dichiarare qualcosa del tipo "scusate ci siamo sbagliati, nessuno dovrebbe comperarlo".
Forse Gentiloni non sa che all'Isfe aderisce anche Take 2; se lo avesse ricordato, probabilmente, non avrebbe chiesto niente a nessuno e sarebbe andato in Tribunale direttamente.
Furbetti del giochino e coglioni senza tempo

Caso n.1: Manhunt 2.
Accusa: troppo violento e disturbante.
Condanna: divieto di commercializzazione in Inghilterra e (plausibilmente) Irlanda dove il titolo è in fase di valutazione.
Strano. Proprio nel momento in cui T2, a causa di qualche problemino (vedi perdite nette per 50 milioni di $ e ricavi in calo di oltre il 22%) sforbicia il suo managment europeo (Italia compresa) e avoca alla sede di Ginevra tutto il marketing e la comunicazione, arriva la bomba che traghetterà la compagnia americana fino all’uscita di GTA 4.
La domanda ora è: con un ban grosso così appiccicato alla reputazione di un titolo già notoriamente controverso, il giocatore medio inglese, notoriamente incline a spendere abbastanza per i videogiochi, quanto potrà desiderare di averne una copia, magari acquistata su Internet o altre vie commerciali? E quanto potrà crescere l’hype negli altri Paesi che, sulla scorta dell’esempio british, si prenderanno la briga di esaminare il gioco? Quante campanelle faranno salivare i cani di Pavlov?
Caso n.2: Law & Order
Accusa: presenza di un’immagine che ricorda una tragedia.
Condanna: pending, ma in Usa ne è stato chiesto il ritiro.
Strano anche qua. Ed è strano che queste cose siano strane. La mamma di un bimbo, ucciso da due amichetti (ripresi da una videocamera di sorveglianza) ha mosso i primi passi per chiedere il ritiro del titolo dagli scaffali perché, nel gioco, ci sarebbe un’immagine che ricorda quella che ha consentito di arrestare i giovanissimi assassini. Ora, premesso il rispetto dovuto a chiunque sia stato colpito da una tragedia di queste proporzioni, dubito fortemente che la signora sia un’appassionata di videogame, segua tutte le uscite e le preview di un mercato schizofrenico come quello dei videogame. Qualcuno le ha mandato la notizia. Qualcuno le ha mostrato l’immagine. La domanda sbagliata è “Chi è stato?”, quella giusta potrebbe essere “era davvero necessario citare la realtà in modo così preciso?”. Francamente non lo so…
Penso piuttosto che dopo aver inseguito l’attenzione dei media per anni, una volta raggiunto l’obiettivo di debba utilizzare il risultato nella maniera migliore, evitando cadute di stile (leggi: coglionate) di questa entità. E non mi vengano a dire che c’è la libertà d’espressione, che è tutta una questione di fantasia, che il videogioco non riprende il reale. God of War non è reale. Ray Man non è reale. Law & Order, così come C.S.I. (stesso produttore, Legacy Games, ma publisher e distributore diversi in Italia) o i titoli basati sulla Guerra del Golfo si.
Ad majora.
venerdì 15 giugno 2007
Long time no see!

Per quanto riguarda la band, siamo finalmente in vista dei primi concerti. Abbiamo risolto il problema del nome (almeno temporaneamente), ma non sono certissimo che tutto il resto sia andato a posto. Il giudizio sulle nostre prestazioni, plausibilmente, dipenderà da quanta birra ci scoliamo io e il Davo prima di salire sul palco. E anche dopo. Vedremo di registrare le date. Considerando che nei rispettivi giorni seguenti ho due bei run da fare con il Varese Chapter, Ticino e Portofino, converrà andarci cauti con la birra.
Oddio, conviene sempre andarci cauti specialmente quando si è a dieta e specialmente quando si è già fatta una bella "cura di bellezza" all' irlandese con carne, patate e guinness a litrate… Marò, che poeta. Sul giro nel Donegal, i concerti, le fatine irlandesi, la guinness, la rissa che ho rischiato di scatenare in un pub (colpa del Davo che mi faceva gli scherzi dell’asilo), la poca pioggia, il verde e le lacrime che mi nascono spontanee ogni volta che torno nell’isola di smeraldo (siamo a quota 7/8, non mi ricordo bene) sto scrivendo qualche riga a bocce ferme, come faccio sempre, lasciando che idee/ricordi/suggestioni tornino su come il brasato. Continuo ad avere una voglia esagerata di saltare in sella alla mia bambina e macinare chilometri, ma le ultime settimane sono state impegnatissime (guarire, lavorare, ingrassare, incazzarsi) e l’ho accesa poco. Giustamente adesso piove.
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